Serie C, una stagione targata Alberto Bitocchi

Serie C, una stagione targata Alberto Bitocchi

La Tivoli Rugby è tornata a navigare in alta classifica nel campionato di Serie C dopo un solo anno di assenza nei posti che contano del torneo. Senza giocatori di livello e con un gruppo completamento nuovo, i tiburtini si sono fatti rispettare in un gruppo che ha visto la seconda squadra della Capitolina dominare la scena. Artefice della rinascita della Tivoli Rugby l’allenatore Alberto Bitocchi, al primo anno di esperienza alla guida di una prima squadra e comunque già esperto vista la sua carriera nel mondo del rugby.

Quale la soddisfazione più grande di questa stagione?

“Sicuramente la crescita dei ragazzi, un miglioramento continuo dalla prima partita ad oggi. Rispetto agli altri anni abbiamo dovuto fare a meno di giocatori di livello nella nostra rosa e abbiamo dovuto puntare sul gruppo. Questa società ha avuto due nazionali romeni, i fratelli Nobili che sono stati interessi nazionali italiani e altre persone che hanno giocato in Serie B. Invece in questa stagione ci siamo ritrovati a giocare con prodotti del vivaio, per noi una grandissima gioia. La crescita del club in dieci anni ha potuto permettere tutto questo”.

I segreti di questa stagione? “

Da sottolineare la buonissima preparazione atletica eseguita dallo staff di Andrea Giocondi che ha lavorato in maniera ottima. Ci sono stati tanti infortuni che sicuramente hanno pesato all’interno del campionato, ma grazie agli stop forzati di alcuni giocatori siamo riusciti a dare spazio a tutti. Abbiamo fatto esordire tanti giocatori. Era la stagione giusta per far crescere questi giocatori”.

Per il prossimo anno ha già parlato con la società?

“Non ancora, per me questo non è un hobby perché impegna molto me e tutte le persone che mi sono intorno come la famiglia. E’ un impegno molto forte. Io ci sono, se la società vorrà confermarmi sarò pronto a rispondere in maniera positiva. Bisogna essere consapevoli dei nostri limiti, con questa squadra possiamo andarci a giocare le finali ma è impensabile puntare ad un passaggio di categoria”.

Cosa manca alla Tivoli Rugby? “

Alla squadra mancano le alternative, un campionato di rugby si affronta con 40 giocatori. La panchina deve essere larga e i divari tra i titolari e i panchinari devono essere minimi. Tra due anni, quando saliranno i ragazzi della Under 18 allora la situazione cambierà. Per adesso dobbiamo valutare solo giorno per giorno il nostro valore. Alla società manca la scossa della città, paradossalmente. Questo è un bacino che potrebbe diventare importante. Possiamo raggiungere la quota di mille persone iscritti. In tanti arrivano da Guidonia e città limitrofe. Possiamo andare fieri di questo club, è una famiglia che si aiuta e c’è un ottimo rapporto anche con i vicini calciatori del Villa Adriana. Certo, la struttura può migliorare”.

Al termine della stagione regolare come organizzerete il lavoro?

“Faremo delle amichevoli e durante gli allenamenti andremo a fare quello che non è stato fatto durante la stagione. Purtroppo quest’anno non siamo stati in grado di metterci d’accordo per poter andare a disputare il classico torneo di Barcellona. Ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi, io posso mettere a disposizione le mie conoscenze ma il resto devono farlo loro e quest’anno sono stati eccezionali. In estate prepareremo la prossima stagione”.

(Intervista pubblicata sul quindicinale XL GIORNALE www.xlgiornale.it)alberto bitocchi 4

AdminTivoliRugby2013

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