Forse è stata scritta davvero la parole fine alla querelle Tre Fontane. Ieri, giovedì 20 ottobre. le due società che si sono contese lo storico impianto del rugby capitolino, la Nuova Rugby Roma (con 230 ragazzi iscritti) e la Rugby e Altro (più la Porta Portese RR 2000 ed i Cavalieri Old) dovranno costituire una Newco (il nome deve essere ancora scelto ma si viaggia verso la conferma di Nuova Rugby Roma) che avrà un comitato direttivo composto da tre rappresentanti dell’una la Nuova Rugby Roma e uno a testa dalla Rugby e Altro, dalla Porta Portese RR 2000 e da i Cavalieri Old in modo da essere tutte rappresentate rappresentata.
Sarà una società che si occuperà di tutta l’attività sportiva, da quella giovanile a quella della serie C. Il presidente molto probabilmente sarà Franco Gargiulo, ex giocatore della scomparsa Rugby Roma, uomo più volte chiamato in causa nei mesi scorsi per questa carica data la sua credibilità. A questa soluzione si è arrivati dopo una riunione
d’urgenza convocata dalla Coni servizi (gestore dell’impianto solo fino al prossimo giugno quando lo riconsegnerà in tutto e per tutto al proprietario, il Comune di Roma) per dirimere le resistenze nate tra le due società co-assegnatarie dell’impianto un mese fa e che non avevano ancora trovato un punto di incontro perché la Rugby e Altro voleva costituire una srl mentre la Nuova Rugby Roma voleva seguire le indicazioni ricevute che indirizzavano verso un consorzio.
A questo
punto, soddisfatte le richieste del Coni si passerà rapidamente alla fase esecutiva dei lavori di manutenzione dell’impianto (elettricità, acqua, spogliatoi, sistemazione dei campi), che in questi mesi di inatttività è stato abbandonato a se stesso, in modo che entro il mese di novembre il Tre Fontane torni ad ospitare le gare di rugby dei giovani che per adesso stanno giocando le gare in casa a Pomezia e sull’Ostiense, e sono costretti ad allenarsi su campi da calcio a 5 e calciotto. (repubblica)