Un nuovo inizio

Un nuovo inizio

Esulta la prima squadra, delude l'Under18, nì la 16

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(festeggiamenti finali)

Ecco i risultati:

Senior
Amatori Tivoli Rugby 29 – Nuova Tor Tre Teste Polisportiva Lazio 5
marcatori Amatori Tivoli Rugby: Angeli Fabio (m); Mauro Di Blasio (2 m); Fois Simone (m); Chitu Marius Cristi (3 trasformazioni,1 piazzato)

Under 18
Rugby Green 86 51 – Amatori Tivoli Rugby 7
marcatori: Lenzi Andrea (m); Bonansingo Massimiliano (1 trasformazione)

Under 16
Pomezia Torvaianica Rugby 25 – Amatori Tivoli Rugby 12
marcatori Amatori Tivoli Rugby : Iannone Ivan (m); Prestileo Cristiano (m); Colasazi Alfredo (1 trasformazione)

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(Cristian Cerquatti con il cappellino e gli occhiali a colloquio con i ragazzi)

Toccava ai ragazzi della 18 l'onore della cronaca. Nel giro di pochi minuti è diventato solo un onere. Bastano appena due minuti e il Viterbo è in meta, succederà altre nove volte nel corso degli ottanta minuti. Black out, spenti, in campo le maglie amaranto blu sembravo indossate da giovani impauriti al cospetto di una forza della natura. Eppure gli avversari hanno vinto senza fare nulla di eccezionale. Tra le file della Tivoli mancavano molti infortunati ma questa non può essere una scusante. Cristian Cerquatti : “Non possiamo e non abbiamo attenuanti. In questo sport o scendi con convinzione e concentrazione in campo oppure è meglio lasciar perdere perché parti già sconfitto. La partita da parte nostra è stata mal giocata e a malincuore dico che abbiamo disputato una partita brutta, anzi non siamo mai scesi in campo. I ragazzi sono partiti con l'approccio sbagliato mentre gli avversari erano più convinti. All'inizio con molta sufficienza, sembrava quasi che fossimo sicuri di vincere, poi di colpo siamo stati assaliti dalla paura di noi stessi che non ci ha abbandonato per il resto della partita. Come ripeto non abbiamo nessuna attenuante, siamo mancati di personalità e concentrazione. Per non ripetere queste figuracce bisogna sudare, impegnarsi ma soprattutto avere molta umiltà“.

Deluso a metà anche mister Marco Dandolo che ha visto la squadra da lui allenata perdere. In questo caso c'è qualche spiegazione: “Loro vengono direttamente dall'Elite e noi a tratti avremmo potuto anche vincere se non fosse stato per qualche calo di concentrazione e qualche errore corale che ha permesso agli avversari di prendere molto vantaggio e poter condurre la partita in tranquillità. Peccato.

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(mischia chiusa)

Chi invece sorride, è la prima squadra. Oggi ha disputato un primo tempo quasi perfetto e nonostante mancassero giocatori di ruolo chi è sceso in campo è riuscito a chiudere la partita già alla fine del primo tempo quando sul tabellone dei punti c'era un rotondo 26-0. Quattro mete una dietro l'altra, qualcuna propiziata dalla scarsa verve della linea trequarti ospite più volte esplorata dall'apertura tiburtina. Tatticamente non è stato fatto nulla di trascendentale ma la cura maniacale dei dettagli tecnici si è vista nelle mille occasioni in cui da un lato del campo si è arrivati all'altro, ad esempio – senza polemica alcuna ma solo per rafforzare il concetto – basti pensare le due o tre azioni interrotte dall'arbitro che vede sul filo dei passaggi avanti, in tutte e tre le occasioni il ricevitore aveva davanti a se il nulla e quindi avrebbe potuto fare meta. Aprire fino a 5 metri dalla linea di touche sembra essere stata la strategia migliore.
Da menzionare le prestazioni in mediana, in mischia e in difesa, quest'ultima oggi più arrembante che mai.

Raggiante coach Angeli: “Primo tempo quasi perfetto. Non abbiamo concesso nulla agli avversari e anzi siamo riusciti ad intimidirli e a rubare loro molti palloni in ruck o sfruttando la nostra difesa aggressiva. Nel secondo tempo abbiamo controllato la partita e non siamo mai stati in difficoltà pur avendo di fronte un'ottima squadra che con il passare del tempo è cresciuta ed è riuscita a finalizzare gli sforzi marcando una meta. Sono molto contento nel notare come i continui allenamenti sulla tecnica e sugli schemi di difesa abbiano dato i loro frutti.

Il capitano Fabiano Capobianchi invece sorride: “Vorrei che ogni domenica fosse così ma sappiamo che tutti gli avversari ci attenderanno con aggressività maggiore. Bella prova d'intenti dell'intera squadra.”

Il marcatore della quarta meta, Simone Fois, ci spiega cosa significa schiacciare la palla oltre la linea di meta: “Soddisfazione per aver fatto il proprio dovere. Non ho fatto niente di più di quello che avrei dovuto fare.”

Infine spazio ai due esordienti Simonluca Marraffa e Leonardo Basso che dalla 19 (adesso 20) hanno portato in prima squadra la loro voglia di fare bene. Dichiarazioni fotocopia per entrambi, forse sono ancora emozionati. Basso: “Ero molto teso a giocare la mia prima partita ma poi mi sono subito calato nell'agonismo” Marraffa: “Emozionante giocare in prima squadra e subito dal primo minuto. Non nascondo che prima del fischio d'inizio avevo un po' di tensione ma subito dopo la prima mischia ho perso ogni timore.

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AdminTivoliRugby2013

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